Come l'Impero Romano....

@giuatt07 · 2025-09-23 21:13 · Olio di Balena

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Non c’è dubbio che i grandi imperi che si sono succeduti nella storia abbiano trovato ispirazione nell’Impero Romano, spesso considerato il primo grande impero “occidentale”. La sua nascita, il periodo di massimo splendore e la lunga fase di decadenza – conclusasi con la caduta dell’Impero Romano d’Occidente dopo quasi cinquecento anni di storia – continuano a offrire spunti di riflessione a statisti, storici, politologi ed economisti, che vi riconoscono schemi utili per interpretare gli avvenimenti del passato e del presente.

E guardando Washington D.C., capitale degli Stati Uniti d'America, si vede chiaramente , non solo una chiara ispirazione, ma quasi una dedica alla città eterna, per dimostrare una sorta di proseguo della missione storica.

Dal Campidoglio (Capitol Hill), a il Lincoln Memorial, che riprende i classici tempi di Roma e dell'antica Grecia, dove dentro un edificio ornato all'esterno da colonne, fregi, architravi e frontoni con basso-rilievi, all'interno c'era una statua enorme della divinità di turno, che in questo caso è dedicata ad uno delle figure storiche più importante degli USA, Abraham Lincoln.

Anche l'obelisco, un simbolo di origine egizia ma ampiamente utilizzato dai Romani per celebrare i loro trionfi militari, è stato adottato negli Stati Uniti, per esempio, proprio con il Washington Monument , che ne è l'esempio più famoso. La sua forma slanciata, che punta verso il cielo, simboleggia la grandezza e la prosperità della nazione, un'idea che era centrale anche per l'impero romano.

\ Ma come sappiamo, purtroppo, gli imperi hanno una nascita, un periodo d'oro, e poi una rovinoso caduta, e molti analisti vedono il periodo in cui stiamo vivendo adesso, come la fine di un impero.

Gli elementi di similitudine ci sono tutti: un decadimento dei valori e delle tradizioni, uno scontro interno costante tra destra e sinistra, una guerra sociale tra le varie comunità, una sempre crescente divisione tra i cittadini, che tendono ad isolarsi , o da soli o in piccolissime comunità, per combattere il "sistema dominante".

E per spiegare questo, vi ho linkato un dei video più famosi di Ray Dalio, su Youtube, dove spiega questi cicli di espansione e fallimento degli imperi, dall'antichità, fino ai più recenti, come l'impero commerciale dei Paesi Bassi, il Commonwealth Britannico, e il dominio USA, che per molti sta volgendo al termine.

Diciamo che con la vittoria della seconda guerra mondiale, gli USA hanno rivendicato di diritto il ruolo di "Dominus" del mondo occidentale, e non solo, mettendo la loro economia capitalista e la loro moneta, il dollaro, come standard per tutto il resto del globo.

L'unico avversario che sembrava impensierire gli USA era il "mostro rosso", l'URSS, che però nel 1989 è imploso su sé stesso, vittima del suo stesso modello economico che non poteva competere con i ritmi del capitalismo, tanto che lo storico e politologo Francis Fukuyama, arrivò a scrivere nel 1992, un libro chiamato "Fine della storia", come dire "il modello USA ha vinto, l'URSS è morta, fine della storia"......

Ma la storia non è finita per niente....

E una altro gigante rosso, stava emergendo negli anni 90, creato dalla cupidigia di produrre tanto spendendo quasi nulla, trasferendo le proprie catene di produzione in Asia, dove la manodopera e i diritti del lavoro viaggiavano vicino allo 0, ma la voglia di impegnarsi e innovare non mancavano di certo.

Sto parlando ovviamente della Cina, ormai diretta concorrente degli USA per il ruolo dominante dell'economia globale, sta combattendo non solo sul fronte finanziario, ma anche su quelli tecnologico e geopolitico, con una possibile alleanza con la Russia, erede di quell'URSS che, in verità, non è mai scomparsa del tutto.

Quindi, stiamo assistendo , come molti dicono, alla fine degli USA, e l'ascesa dell'Impero Commerciale Cinese?

Non ne sono così sicuro, la situazione è molto più complessa, anche perchè Cina e USA, per molti versi, sono "amici-nemici", e l'economia dell'uno dipende strettamente dall'altro, e se cade l'uno, inevitabilmente crolla anche l'altra nazione: allo Yuan cinese, non frega proprio nulla di prendere il ruolo di valuta riserva di valore mondiale del Dollaro, visto che, proprio sulla svalutazione a comando dello Yuan, si è basata la forza e competitività delle esportazioni Made in China fino ad oggi.

Siamo in un fase storica molto confusa, sicuramente in cui stanno crollando i vecchi paradigmi, ma è una situazione molto difficile da interpretare, in cui si riconoscono i perdenti, ma non c'è nessun chiaro vincitore!

Grazie dell'attenzione e alla prossima.

Immagine di copertina realizzata con ChatGPT

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