Non è niente di diverso da quella di qualsiasi altro emigrante. Anzi arrivi ad un certo punto che non te ne fotte neanche più dell'etichetta emigrante, voglio dire siamo cittadini del mondo, le canzoni non hanno un territorio e si estendono al mondo intero, anzi magari anche da marte o su qualsiasi base aliena puoi ascoltare musica. Anche se sembrerebbe che sia vietata.
Quindi il tempo scorre, ti devi sfracassare i coglioni per racimolare un po' di soldi per riempire il frigo, anche se va detto si vive con poco, anzi la gioia più grande è spendere il meno possibile. Personalmente una chitarra, una bici, una tenda e un po' di pane raffermo per fare la panzanella è la ricetta della felicità
Potrebbero quasi essere sufficienti quei quattro concerti al mese e quei quattro hive a settimana e vaffanculo alla cazzo di lambo, una bici vai in culo al traffico, ai semafori e arrivi fino all'oceano, felice, magari con una bassa marea arrivi anche più lontano.
Voglio dire chi ha più soldi poi prima o poi li deve spendere, in farmaci, dottori, avvocati, dentisti, psichiatri e venditori vari, mentre invece se ne hai pochi sei invitato dalla coscienza a impararare a conoscerti dentro. Consiglio a questo effetto il triade color test dinamico flash di Corrado Malanga che trovate su corradomalangaexperience.com
Anche con i figli la cosa più difficile consiste nel trasmettergli questi valori di abbondanza, con una bici hai il mondo intero a portata di pedale, se hai una chitarra in mano hai il passato ed il futuro e se seila musica hai anche l'energia. Spazio, tempo ed energia per prendere coscienza di aver creato l'universo. Ecco perchè sono cantautore.
Infine quello che conta per ognuno è molto personale e lo si vede tra 50 o 100 anni il giorno in cui muori e scopri quali sono stati gli oggetti o le azioni di cui hai avuto bisogno e soprattutto quali azioni ti hanno permesso di scoprire chi sei. Post che nessuno leggerà e che dedico a @phage93 che dice che sono cinque anni che scrivo post non originali, copiati.