Oggi è stata una giornata allucinante, di quelle che si fa fatica a dimenticare in fretta, non nascondo il fatto che ho avuto anche momenti nettamente peggiori di questo, ho passato dei pomeriggi, delle ore, in cui ho lasciato troppa corda a _qualcuno_, adesso se ne sta rendendo conto, che la festa sta finendo, che non sono più quello di prima, non più tardi di una settimana fa le ho ringhiato apertamente in faccia di darsi una calmata, che non me ne fotteva un cazzo di quelle che erano le sue aspettative per una cagata qualsiasi che le passava per la testa, non c'è rimasta molto bene, quando poi ha tirato fuori l'ormai celebre e bislacca frase "Ti faccio le valige", non ci ho pensato su due volte e ho ribattuto "Guada che non ti devi scomodare, due stracci per uscire li prendo volentieri da solo, basta che ti scavi dal cazzo dalla porta."
Non c'è rimasta bene, non sa capacitarsi da dove arrivi questo mio cambiamento, tutto deve rimanere nell'ombra, a tutela mia e di chi dico io, perché _la bestia è pericolosa_, non ho mai vissuto completamente in una relazione tranquilla e tradizionale, troppo comandante, troppo autoritaria, troppo cagacazzo, mi è arrivata al gonfio, molto rapidamente, da quanto ho la mia personale via di fuga, sicuramente si potrebbe obiettare che sia comodo, sia facile ora, che ho un'autostrada davanti, ma provate voi, a cambiare aria, quando l'unica alternativa possibile era, fino a poco tempo fa, ritornare dai propri genitori, non era certamente una sconfitta, perché mia mamma sarebbe felicissima di questo fatto, sono io che me la voglio tenere a debita distanza perché, involontariamente, non mi farebbe più vivere, con tutte le sue attenzioni degne di un ragazzetto, comprendo che ormai da decenni io sia il figlio unico, per carità, ma sono grandino, e la vita vicino a lei anche no...
Per circostanze che si possono definire in tanti modi, adesso la mia condizione è mutata, che sia stato il karma, che sia stata una volontà divina, che sia stato una sorta di _chi la fa, l'aspetti_, poco importa, quello che conta veramente è che la realtà è, potenzialmente, nettamente diversa, oggi, come ho accennato vagamente poco sopra, mi sono pulito due scale impegnative, sono rientrato a casa verso le 2, ancora non era pronto, perché lei e suo figlio erano andati a fare la spesa tardi, in quanto lei si era pulita il piazzale _a regola d'arte_, in quanto da quando ha perso il lavoro sta cercando di fare qualcosa in ogni caso, lodevole ma questo atteggiamento si presta a critiche del tipo che con quei pochi soldi non si fa tanta strada, ha già praticamente rifiutato un lavoro decente, perché non le piace la padrona dell'appartamento che doveva pulire un paio di volte a settimana, ma ritornando alla giornata odierna, un incubo, ad occhi aperti, abbiamo mangiato verso le 3, ma in quell'ora tra le 2 e le 3, "e fai questo", "e fai quello", "non si fa così", "non sei capace a fare nulla", "muoviti che aspettiamo te", e via discorrendo, fino al delirio pomeridiano, in pratica da poco prima delle 16 è partita con tutta una serie di lavori casalinghi, del tipo passare ripetutamente il Dyson, fare 3 lavatrici, stendere i panni, piegare lenzuoli, riordinare la cucina, passare due volte lo straccio, cambiare la lettiera, andare a fare un salto nell'orto, in tutto condito da mille ordini, e se mi azzardavo a dire, per sbaglio, che ero stanco, era _cotta e condita_, due palle che non vi dico, iniziava a sbraitare a destra e manca che io ero stanco, che non mi vergognavo di nulla, che lei era sfinita, e via discorrendo, ma mi domando e dico, stare un po' più zitta no?!?!
Un turbine di parole, una pugnetta costante, continua, che ti viene da pensare a dove abbia le pile, perché un fiume di sillabe come spara quasi sempre lei non si capisce da quale sorgente arrivi, come faccia ad alimentare questo mare di parole non lo so proprio, per quello il titolo di questo mio ennesimo sfogo si chiama _Il valore del silenzio_, adesso sono qui, da quando ho iniziato a scrivere questo post è finalmente a letto, e sento l'ambiente che mi circonda, privo delle sue parole che rimbombano ovunque, questa mattina sono riuscito dopo un tempo che mi è, ci è, sembrato infinito, a rivederla a casa sua, non un lungo tempo, una cosa veloce, quasi una toccata e fuga, un caffè e poco più, ma quel sorriso, quegli sguardi, il calore, il piacere della sua vicinanza, tutto quello che riesce a trasmettermi, è nettamente diverso, sono i primi tempi?? Può darsi, può essere che un'eventuale nuova vita con lei sia un grandissimo flop, una cazzata mostruosa e colossale, può essere tutto, ma, sinceramente parlando, voglio correre questo rischio, perché le persone non si possono stravolgere, è troppo dolce, è troppo rilassata, è troppo tranquilla, al suo confronto, che il paragone non regge assolutamente, se voglio campare ancora qualche anno, o qualcosa in più, della vita che mi rimane da campare in maniera decente, la strada da percorrere è una solamente...