Siamo sempre lì, siamo alle solite, oggi ultimo giorno di Atlantica, salta fuori uno...
"Dai, facciamo una partita a beach volley..."
Della serie "sempre no non va bene...", ok, andiamo, e facciamo stocazzo di partita a beach volley...
La mente è competitiva, ancora pompa che è un piacere, reagisce quasi alla velocità della luce, ragiona, agisce, elabora, decide, ordina, il fisico dovrebbe rispondere ai comandi, il condizionale in questi casi è proprio d'obbligo, perché agli ordini specifici del cervello il corpo prova ad eseguire le manovre, gli scatti, i gesti richiesti, ma c'è un unico, grande problema, la mente va a palla, il fisico no, assolutamente no...
Ho giocato 3 set, cercando di fare del mio meglio, tutto sommato non è andata proprio male, anche se avrei voluto fare di più, essere più determinante, ma la mente ordinava, e la risposta non era simultanea, ormai ci devo fare il callo, c'è poco da fare, se non prenderne atto e provare a comportarmi di conseguenza, come non condannarmi se le mie prestazioni non sono più all'altezza delle aspettative, considerando anche un altro aspetto...
Appena terminata la partita (veramente sono stati ben 3 set, 2 ai 21 e quello finale ai 25), ho subito avvertito dolore agli avambracci, cala la tensione nervosa della partita (lo spirito competitivo non muore mai...) e gli acciacchi dell'età scappano fuori, per non farmi mancare nulla, mi sentivo accaldato, per lo sforzo sostenuto, la sensazione, la voglia di fare un bagno era tanta, mi sono deciso, via, buttiamoci in casa così, d'impeto, d'impatto, e così è stato, ma quanto era gelida l'acqua!! Mi ha tolto il fiato almeno un paio di volte, perché nonostante mi fossi immerso completamente, quando mi sono rialzato ei sono immediatamente rigettato sott'acqua, la "frustata" che mi ha dato l'impatto con la piscina è stata fortissima...
Il pomeriggio sta trascorrendo, bene o male le ore passano, ho avuto una splendida notizia un paio di orette fa, quando qualcuno si leverà dalle scatole a fine ottobre per un giorno e una notte, che bello, che pace, che piacere, non vedo l'ora, oggi ho "vuotato il sacco" con due persone, mi sento più sollevato, almeno con loro non devo più fingere, non sarò più costretto a tenere la maschera, non è una cosa di poco conto, sono altri piccoli tasselli, piccole tessere che si aggiungono a un puzzle di non facile risoluzione, ma che devi affrontare, nel nostro interesse...
Foto di mia proprietà, realizzata con l'ausilio del mio smartphone...