Ennio Calabria – La pittura testimone del tempo

@marcelloracconti · 2025-04-06 14:13 · Olio di Balena
Del maestro Ennio Calabria , Tripoli 1937 – Roma 2024, ho un ultimo ricordo che risale al 2018, quando andai a vedere, a Palazzo Cipolla a Roma, la mostra antologica a lui dedicata: Ennio Calabria . Verso il tempo dell'essere. Opere 1958-2018. In quell’occasione ebbi modo di scambiare con lui un saluto e ricevetti l’invito ad andarlo a trovare presso la casa studio, un vecchio casale alla periferia nord ovest di Roma, cosa che con rammarico, non riuscii a fare. ![image.png](https://images.hive.blog/DQmYMv4CmYTvNtKaNyzcwWPGtPVb96AgtHoNmoEGevdmmUs/image.png) Ennio Calabria - La Giuria, 1959 olio su tela cm 133x 80 Lo conobbi negli anni della sua maturità artistica e della mia formazione universitaria. Ci incontrammo sul finire degli anni ’70, facendo politica, trascinati dal vento del cambiamento, come si diceva una volta, che spirava nella società italiana. Di lui testimonio l’impegno politico a fianco dei sindacati e del partito comunista. Spesso lo trovavi a dire la sua in dibattiti pubblici o animare iniziative prendendo posizione su temi sociali e sindacali, o esistenziali. La sua opera pittorica: grafica, manifesti e dipinti, veniva richiesta per chiamare alla partecipazione di importanti manifestazioni o celebrazioni di ricorrenze significative della nostra storia. ![image.png](https://images.hive.blog/DQmZqKdibdgPhK9rAzoGhMiAjAmHGeXqHuF3ZMYQgfxYyRk/image.png) Ennio Calabria - Piazza Risorgimento – 1983, tecnica mista su tela, cm 129x180 Credo che sia stato un intellettuale pieno, un intellettuale organico, direbbe Antonio Gramsci, di pensiero e di lotta, un organizzatore di una nuova cultura pittorica. Sul finire degli anni sessanta, darà vita con altri artisti, al gruppo de “Il Pro e il Contro” che fu attivo dal 1961 al 1964. Insieme a lui animarono questa esperienza artistica pittori come Renzo Vespignani, Ugo Attardi, Fernando Farulli, Alberto Gianquinto, Piero Guccione e i critici Dario Micacchi Duilio Morosini e Antonio del Guercio. ![image.png](https://images.hive.blog/DQmNXm2fUpfM9faxsZXqjHSsF6V3h5icrtMRo6z9bB3WfJK/image.png) Ennio Calabria - Ritratto di Giorgio de Chirico. Il peso delle cose – 2008, acrilico e tecnica mista su tela, cm 110x80 Negli anni del boom economico e del trionfo dell’informale - l’importanza della casualità e dell’astrattismo nella formazione di un’opera d’arte - proponevano il ritorno della figurazione. Rifiutavano il linguaggio della Pop art, che identificano come appiattimento al linguaggio pubblicitario, tipico di una società consumistica, e rivendicavano la ricerca e il confronto tra le forme artistiche, attraverso l’impegno civile e storico e dove la figura, lungi da essere una semplice espressività, si carichi di contenuti e prenda posizione. Il gruppo chiama al confronto, per realizzare una poetica pittorica nuova, emancipandosi anche dalla pittura del realismo politico, incarnato, tra gli altri, da Renato Guttuso. ![image.png](https://images.hive.blog/DQmb7UbwKvKyh1nPcuKWaajwU31vWU487HNv7NrFtPrUoBe/image.png) Ennio Calabria - Quando viene l’estate – 1965, olio su tela cm 140x180 Ennio Calabria è stato un protagonista, fin dagli inizia del suo percorso di artista, è del 1958 la sua prima personale alla galleria “La Feluca” di Roma, della pittura figurativa italiana e europea che a posto al centro della sua opera l’esistenza umana nella società in continua mutazione. La sua pittura è onirica e irrequieta, animata da un profondo pensiero speculativo. La sua ricerca pittorica si è fondata nel rapporto stretto tra pittura e pensiero che tramuta in azione nella sintesi dell’opera. Nelle sue opere il punto di partenza è l’esistenza concreta, dell’essere, che determina l’idea su cui si avvia un processo di trasformazione individuale e collettiva. ![image.png](https://images.hive.blog/DQmZebx8HxvvW7gcgzCTS4zDq4sCm3PcLq7DAbPRhZkdE2b/image.png) Ennio Calabria - Manifestazione, 1973, acrilico su tavola, 80×160 cm «Guardando i miei quadri, tra trenta o quaranta anni, vorrei che si dicesse: ecco, quelle erano le paure e le speranze di quel tempo. Perché la pittura è capace di conservare la memoria delle grandi speranze e delle grandi paure. La paura è importantissima perché è alla base della stessa autoconsapevolezza». Il suo linguaggio pittorico ci racconta corpi in movimento, che sembrano tremolanti ed evanescenti, che creano una scena visionaria. Le figure nascono dal profondo, come se volesse rappresentare non solo l’evidenza del soggetto, ma la sua interiorità. Le sue rappresentazioni sono fortemente caratterizzate dal contrasto tra le luci e le ombre che si accentuano con l’uso di colori vivi e a volte drammatici. ![image.png](https://images.hive.blog/DQmdsreZSiVkJ8z21XC9VRUBLhuyqf4uZmS99Yeokfd2273/image.png) Ennio Calabria - Einstein – 1981, olio su tela, cm 100x80 Mi piace concludere questo post, con quanto ebbe a dire a proposito del ritratto del padre: «Mio padre è morto a 41 anni e, a un certo punto della vita, ho avuto nostalgia di lui, tanto da doverlo dipingere. L’ho dipinto doppio, una parte guarda verso il passato, Tripoli, l’altra verso il futuro. Ho messo nel quadro uno scoglio con uno straccio dove c’è il simbolo del vecchio partito comunista, perché siamo tutti orfani. L’ho capito all’improvviso. Eravamo tutti identificati con un soggetto, religioso o civile. Era quel soggetto che si era fatto le grandi domande sul senso della storia e della vita. Lo abbiamo visto tutti decadere e morire, e ora, le domande sul senso della vita ce le facciamo noi.» ![image.png](https://images.hive.blog/DQmVCRj7iXBs3tBoQjUcgdXviKDfsVJCKvjVTFWqmnEYK5Z/image.png) Ennio Calabria - Mio padre viene e va da Tripoli lontana - 08/2010, acrilico su tela, cm. 190x130

Le immagini sono tratte da: https://enniocalabria.it/ https://www.cgil.it/la-cgil/raccolta-darte/ennio-calabria-lvhhk2m


Of the master Ennio Calabria, Tripoli 1937 – Rome 2024, I have a final memory dating back to 2018, when I went to visit, at Palazzo Cipolla in Rome, the retrospective exhibition dedicated to him: Ennio Calabria. Toward the Time of Being. Works 1958–2018. On that occasion, I had the chance to greet him and received an invitation to visit him at his home-studio, an old farmhouse on the northwestern outskirts of Rome — something I regretfully never managed to do. ![image.png](https://images.hive.blog/DQmYMv4CmYTvNtKaNyzcwWPGtPVb96AgtHoNmoEGevdmmUs/image.png) Ennio Calabria – The Jury, 1959, oil on canvas, 133x80 cm I met him during the years of his artistic maturity and my university education. We met in the late 1970s, doing political activism, carried by the wind of change — as it used to be called — that was blowing through Italian society. I can testify to his political engagement alongside trade unions and the Communist Party. He often spoke out in public debates or animated events, taking a stance on social, labor, or existential issues. His pictorial work — graphics, posters, and paintings — was frequently used to promote participation in major demonstrations or to commemorate significant moments in our history. ![image.png](https://images.hive.blog/DQmZqKdibdgPhK9rAzoGhMiAjAmHGeXqHuF3ZMYQgfxYyRk/image.png) Ennio Calabria – Piazza Risorgimento – 1983, mixed media on canvas, 129x180 cm I believe he was a complete intellectual, an “organic intellectual,” as Antonio Gramsci would have said — a man of thought and struggle, an organizer of a new pictorial culture. In the late 1960s, together with other artists, he founded the group "Il Pro e il Contro" ("The For and the Against"), active from 1961 to 1964. Alongside him in this artistic venture were painters such as Renzo Vespignani, Ugo Attardi, Fernando Farulli, Alberto Gianquinto, Piero Guccione, and critics like Dario Micacchi, Duilio Morosini, and Antonio del Guercio. ![image.png](https://images.hive.blog/DQmNXm2fUpfM9faxsZXqjHSsF6V3h5icrtMRo6z9bB3WfJK/image.png) Ennio Calabria – Portrait of Giorgio de Chirico. The Weight of Things – 2008, acrylic and mixed media on canvas, 110x80 cm During the years of the economic boom and the triumph of Art Informel — emphasizing chance and abstraction in artistic creation — they called for a return to figuration. They rejected the language of Pop Art, which they identified with the flattening of art into advertising language typical of a consumerist society, and instead upheld the value of artistic exploration and engagement with history and society. The figure, far from being mere expression, had to carry meaning and take a stance. The group called for dialogue, to create a new pictorial poetics, also distancing themselves from the political realism embodied, among others, by Renato Guttuso. ![image.png](https://images.hive.blog/DQmb7UbwKvKyh1nPcuKWaajwU31vWU487HNv7NrFtPrUoBe/image.png) Ennio Calabria – When Summer Comes – 1965, oil on canvas, 140x180 cm Ennio Calabria was a protagonist from the very beginning of his artistic journey, his first solo exhibition was held in 1958 at the “La Feluca” gallery in Rome. He was a major figure in Italian and European figurative painting, placing the human condition at the center of his work in a constantly changing society. His painting is dreamlike and restless, animated by deep speculative thought. His artistic research was rooted in the close relationship between painting and thought — a relationship that, in his works, transformed into action and synthesis. In his art, the starting point is concrete existence — being — which shapes the idea and triggers a process of individual and collective transformation. ![image.png](https://images.hive.blog/DQmZebx8HxvvW7gcgzCTS4zDq4sCm3PcLq7DAbPRhZkdE2b/image.png) Ennio Calabria – Demonstration, 1973, acrylic on board, 80×160 cm “Looking at my paintings in thirty or forty years, I’d like people to say: yes, those were the fears and hopes of that time. Because painting can preserve the memory of great hopes and great fears. Fear is essential, because it’s at the root of self-awareness itself.” His pictorial language tells of bodies in motion, trembling and evanescent, creating a visionary scene. The figures emerge from within, as if he wanted to portray not just the external subject, but its inner reality. His representations are deeply marked by the contrast between light and shadow, which is intensified by the use of vivid and sometimes dramatic colors. ![image.png](https://images.hive.blog/DQmdsreZSiVkJ8z21XC9VRUBLhuyqf4uZmS99Yeokfd2273/image.png) Ennio Calabria – Einstein – 1981, oil on canvas, 100x80 cm I’d like to conclude this post with what he said about the portrait of his father: “My father died at 41, and at a certain point in my life, I missed him so much that I had to paint him. I painted him twice — one part looking to the past, to Tripoli, and the other to the future. I included in the painting a rock with a rag that bears the symbol of the old Communist Party, because we are all orphans. I realized this suddenly. We had all identified with a subject — religious or civil — who had asked the great questions about the meaning of history and life. We all watched that subject decline and die, and now we are the ones asking the questions about the meaning of life.” ![image.png](https://images.hive.blog/DQmVCRj7iXBs3tBoQjUcgdXviKDfsVJCKvjVTFWqmnEYK5Z/image.png) Ennio Calabria – My Father Comes and Goes from Distant Tripoli – 08/2010, acrylic on canvas, 190x130 cm

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