🛵 Meal Prep per pigri: cronaca semiseria di una settimana a base di delivery

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“Chi ha tempo non aspetti tempo. Chi non ha tempo… ordina su Just Eat.”

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Ciao Hiver!

Lo chiamano “meal prep”, ma a me sembra più una sfida di sopravvivenza moderna: cucinare per tutta la settimana, come se il frigo fosse Hogwarts e io un incrocio tra Cracco e Mary Poppins. Spoiler: non lo è. E no, non lo diventerà mai. Ma ogni domenica ci casco. Apro il frigorifero, mi fisso in modalità “adulto responsabile” e dico a Reny, con lo sguardo di chi ha appena scoperto il fuoco: “Stavolta organizziamo tutto. Basta panini improvvisati e pasta alle undici di sera.” E Reny, senza nemmeno distogliere lo sguardo da Samuele che nel frattempo tenta di infilare un peluche nel forno spento, risponde: “Sì sì, come la scorsa settimana… e quella prima… e quella prima ancora.” Touché.

Dunque. È domenica mattina. I più evoluti fanno la spesa, tagliano le verdure, bollono riso integrale, grigliano pollo e ripongono tutto in contenitori ermetici che sembrano usciti da una pubblicità IKEA. Io, invece, passo la prima ora a cercare su YouTube “easy meal prep for families” e l’ora successiva a guardare video di cani che ballano il tango. Quando finalmente mi decido a mettere piede in cucina, scopro che:

• Il riso integrale è scaduto (era un souvenir del lockdown 2020).

• Samuele ha nascosto l’olio d’oliva sotto il divano (insieme ai telecomandi, due pezzi di puzzle e un pezzo di banana mummificata).

• Reny ha già ordinato due poke bowl “di emergenza” (che arriveranno dopo 12 minuti, record personale).

La mia determinazione vacilla, come ogni tentativo di non ordinare da asporto. Ma ancora resisto. Metto su l’acqua per la pasta. Samuele urla perché vuole vedere Peppa Pig in loop. L’acqua bolle. Io non bollo. Io esplodo.

Risultato: cena a base di pizza bianca con Nutella per Samuele, resti di sushi del giorno prima per Reny, e crackers al sesamo e senso di fallimento per me. Meal prep riuscito? Direi… meal crap.

Una volta, presi dall’entusiasmo salutista, abbiamo provato a “fare la quinoa”. E per “fare la quinoa” intendo:

1. Cercare su Google “quinoa che cos’è”.

2. Versarla in pentola come se fosse riso.

3. Aspettare 40 minuti.

4. Ottenere una massa informe simile a ghiaia umida.

5. Mangiarla lo stesso per principio.

6. Buttarla e ordinare hamburger alle 22:47.

Samuele, dal canto suo, ha assaggiato un cucchiaino e poi ha guardato la quinoa come se fosse una punizione medievale. “Papà... bleah.” Non posso dargli torto. Anche se non sa parlare fluentemente, ha già ottimo gusto.

CONSIGLIO PRATICO (ma ironico):

Il segreto per un meal prep riuscito? Non fare meal prep. Compra contenitori belli, fotografali per Instagram, fingi di essere una persona organizzata, poi:

• Ordina il lunedì sera.

• Avanza qualcosa il martedì.

• Scongela qualcosa il mercoledì.

• Inventa una scusa il giovedì.

• Il venerdì è pizza, dai.

• Sabato si esce.

• Domenica… ci riprovi.

Se invece vuoi davvero provarci, ecco un trucco infallibile: lascia tutto in mano a Reny. Ma ricordati: lei lo farà solo se tu ti occupi di tenere Samuele mentre lei taglia le verdure. E tenere Samuele, quando ha in mano un cucchiaio e crede di essere Thor, è un’attività ad alto rischio.

Alla fine, tra tentativi falliti, contenitori vuoti e delivery trionfanti, ho capito una cosa: non è la preparazione del pasto a contare, ma il momento in cui lo condividi. Anche se è una vaschetta di ravioli cinesi alle otto di sera, con Samuele che applaude perché crede siano “nuvole” e Reny che ride mentre versa la salsa di soia ovunque. L’importante è ridere. E avere i tovaglioli a portata di mano.

Ora tocca a te: Tu riesci a organizzarti col meal prep o anche tu hai la tessera Platinum di Glovo? Scrivilo nei commenti, così mi sento meno solo. 😂

Ti Abbraccio!

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“Sì, anch'io nacqui tra gli uomini. Non avevo mai visto la Giungla. Mi passarono il cibo dietro le sbarre in un recipiente di ferro finché una notte sentii che ero Bagheera, la Pantera, e non un giocattolo per gli uomini, e spezzai la stupida serratura con una zampata e me ne andai; e poiché avevo imparato le astuzie degli uomini, nella Giungla divenni più terribile di Shere Khan.”

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"Those who have time, don't waste time. Those who don't have time... order on Just Eat."

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Hello Hiver!

They call it "meal prep," but to me it seems more like a modern survival challenge: cooking for the whole week, as if the fridge were Hogwarts and I were a cross between Cracco and Mary Poppins. Spoiler: it's not. And no, it never will be. But every Sunday I fall for it. I open the fridge, put myself in "responsible adult" mode, and say to Reny, with the look of someone who's just discovered fire: "This time, let's organize everything. No more makeshift sandwiches and pasta at eleven at night." And Reny, without even taking his eyes off Samuele, who is meanwhile trying to stuff a stuffed animal into the turned-off oven, replies: "Yes, yes, like last week... and the week before that... and the week before that." Touché.

So. It's Sunday morning. The more advanced ones do the shopping, chop vegetables, boil brown rice, grill chicken, and store everything in airtight containers that look like they came out of an IKEA ad. I, on the other hand, spend the first hour searching YouTube for "easy meal prep for families" and the next hour watching videos of dogs dancing the tango. When I finally decide to set foot in the kitchen, I discover that:

• The brown rice has expired (it was a souvenir from the 2020 lockdown).

• Samuele has hidden the olive oil under the sofa (along with the remote controls, two puzzle pieces, and a piece of mummified banana).

• Reny has already ordered two "emergency" poke bowls (which will arrive in 12 minutes, a personal record).

My resolve wavers, like any attempt to avoid ordering takeout. But I still resist. I put the water on for the pasta. Samuele screams because he wants to watch Peppa Pig on repeat. The water boils. I don't boil. I explode.

Result: a dinner of white pizza with Nutella for Samuele, leftover sushi from the day before for Reny, and sesame crackers—and a sense of failure for me. Meal prep success? I'd say... meal crap.

Once, in a wave of health-conscious enthusiasm, we tried "making quinoa." And by "making quinoa," I mean:

1. Google "what is quinoa?"

2. Pour it into the pot as if it were rice.

3. Wait 40 minutes.

4. Obtain a shapeless mass resembling wet gravel.

5. Eat it anyway, on principle.

6. Throw it away and order a hamburger at 10:47 PM.

Samuel, for his part, took a teaspoonful and then looked at the quinoa as if it were a medieval punishment.

“Dad... ugh.” I can't blame him. Even if he's not fluent, he already has great taste.

PRACTICAL TIP (but tongue-in-cheek):

The secret to successful meal prep? Don't do meal prep. Buy nice containers, take photos of them for Instagram, pretend to be organized, then:

• Order on Monday evening.

• Have something left over on Tuesday.

• Defrost something on Wednesday.

• Make up an excuse on Thursday.

• Friday is pizza, come on.

• Saturday we go out.

• Sunday... try again.

If you really want to try, here's a foolproof trick: leave everything in Reny's hands.

But remember: she'll only do it if you hold Samuele while she chops the vegetables. And holding Samuele, when he's holding a spoon and thinking he's Thor, is a high-risk activity.

Finally, amidst failed attempts, empty containers, and triumphant deliveries, I realized one thing: it's not the meal preparation that matters, but the moment you share it. Even if it's a tub of Chinese dumplings at eight in the evening, with Samuele clapping because he thinks they're "clouds" and Reny laughing as she spills soy sauce everywhere. The important thing is to laugh. And to have napkins handy.

Now it's your turn: Are you able to organize your meal prep, or do you also have a Glovo Platinum card?

I hug you!

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"Yes, I was born among men too. I had never seen the Jungle. They passed me food behind bars in an iron container until one night I felt that I was Bagheera, the Panther, and not a toy for men, and I broke the stupid lock with a paw and went away; and because I had learned the ways of men, I became more terrible in the Jungle than Shere Khan.”

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The texts are translated with simultaneous translators; for the avoidance of doubt I have decided that they will all be translated exclusively with Google Translate.Of course, English is not my first language but I try, forgive any mistakes and imperfections of Translate.