L'8-9 giugno si terrà il referendum su lavoro e cittandinanza.
Dato che la copertura mediatica è praticamente nulla, sui social c'è grande fermento per convincere la gente per andare a votare.
Si fa leva principalmente sull'importanza dei quesiti che 4/5 riguadano diritti sul lavoro quindi tutti noi, oltre alla solita retorica dell'importanza della partecipazione popolare, al fatto che votare è un diritto ma anche un dovere, che è una fortuna poterlo fare ecc. ecc.
Tutte motivazioni nobili eh mi le metto in discussione, solo mi sembrano debolucce.
Ma io dico, basta ricordare che si tratta di abrogare articoli del jobs act, la legge sul lavoro a firma Renzi che ai seggi ci sarà la ressa!
Cosa farò io, anarchico refrattario al voto? Ve lo dico in un altro post.