La battaglia di Troina

@piumadoro · 2021-03-21 23:56 · Discovery-it

Questo racconto è stato scritto per partecipare a The Neverending Contest n° 123 S3-P5-I3 di @storychain sulla base delle indicazioni di @kork75

Tema: Guerra Ambientazione: Montagna

Carroarmato.jpg CC0 Creative Commons

La battaglia di Troina

> *«[…] una vecchia con aria spettrale che era distesa tra calcinacci e travi di legno spaccate […] tendeva le mani verso di noi, fissandoci con occhi che non vedevano, e i suoi lamenti erano simili al fruscio del vento tra i pini.[…]».* *(Testimonianza di un soldato americano dopo la battaglia di Troina.)* Il momento tanto atteso era finalmente arrivato e la notte di Natale del 2005 Silvestro poté finalmente scartare il regalo atteso con trepidazione per tutti quei mesi. Strappò la carta con foga, esclamando felice innumerevoli *“SIII!”* di approvazione; diede un bacio ai suoi genitori per ringraziarli e dare loro la buona notte e si chiuse in camera. Impaziente, accese la sua Xbox, aprì la confezione ed estrasse il cd argentato dai riflessi arcobaleno, maneggiandolo con sacro rispetto. Se Call of Duty1 era stato una vera bomba che lo aveva assorbito completamente, ***Call of Duty 2 –Big Red One*** si sarebbe dimostrato senza dubbio all’altezza delle sue aspettative, forse anche di più. Mentre il gioco si avviava, il ragazzo sorrideva felice pensando alle numerose ore che durante quelle vacanze di Natale avrebbe potuto trascorrere incollato al suo joystick e immerso nelle memorabili battaglie della Seconda Guerra Mondiale. ![Separatore 24.png](https://images.hive.blog/DQmRcGphc44HY99KDCgg28VxknUenTG6vGs9ZLew5FNGv7a/Separatore%2024.png) *<>*; Silvestro era felice di poter trascorrere quella giornata di festa con la sua grande famiglia: avrebbe rivisto gli zii, i suoi cugini e le sue cugine; avrebbero mangiato insieme e festeggiato e giocato a carte per tutto il resto della giornata. Poi la nonna avrebbe deciso che era ora di ripulire il frigo dagli avanzi del pranzo e avrebbe apparecchiato di nuovo la tavola e quindi avrebbero continuato a giocare ancora fino a tarda sera. Loro erano fatti così: una famiglia di Siciliani emigrati in Piemonte negli anni ’50 per lavorare, ma con le radici ben impresse nella loro storia e di esse due rami immancabili erano il cibo e la famiglia. Papà aveva tre fratelli e tre sorelle e nel giorno di Capodanno i nonni per tradizione li riunivano tutti, con famiglie e figli al seguito: in tutto venticinque persone dai 3 mesi ai 79 anni. Mentre Silvestro chiacchierava coi suoi cugini, l’argomento cadde sul nuovo Call of Duty, che in quel momento era anche la passione dei suoi coetanei: *<>* chiesero al nonno i nipoti, incuriositi. *<> <>* proseguì un altro nipote, anche lui di nome Silvestro e anche lui accanito giocatore di Call of Duty. *<>* Un sorriso amaro increspò le labbra al nonno Silvestro, mentre un velo di tristezza calava sul suo sguardo ancora acceso e penetrante nonostante gli anni. *<>.* Mentre il nonno raccontava, i suoi occhi scuri e intensi si inumidivano nel rammentare quegli antichi ricordi, che tuttavia sembravano vividi e presenti davanti a lui. L’attenzione dei nipoti aveva scavato dentro la sua memoria riportando a galla eventi di oltre sessant’anni prima. Nel frattempo, attirati dalle storie di nonno Silvestro, quasi tutti i membri della famiglia avevano messo da parte i discorsi individuali e sciolto i gruppetti che si erano formati dopo pranzo per radunarsi attorno all’anziano capostipite e ascoltarne i racconti. La piccola Silvia, di soli quattro anni, pur senza capire pienamente l’argomento, vedendo il nonno triste era andata accanto a lui e gli aveva teso le braccine per essere presa in braccio dicendogli: *<>.* Mentre pronunciava queste parole tutti quanti, già commossi per la storia appena sentita, si erano inteneriti e avevano gli occhi lucidi. Finito di rassettare in cucina con le figlie e le nuore, intanto, anche la nonna Mariacarmela li aveva raggiunti nel salone, ma l’atmosfera lugubre che era calata fra loro non le era piaciuta per nulla. *<>* Lo aveva sgridato asciugandosi le mani sul grembiule e prendendo in braccio la piccola Silvia. *<>* chiese quindi una nipote adolescente sua omonima, molto interessata a sentire un’altra versione di quella storia. *<>* si mise quindi a raccontare, *<>* ![Separatore 24.png](https://images.hive.blog/DQmRcGphc44HY99KDCgg28VxknUenTG6vGs9ZLew5FNGv7a/Separatore%2024.png) Molti anni dopo, già adulto, in cerca delle proprie origini, Silvestro andò a visitare di persona quei luoghi tanto cari ai suoi defunti nonni, arrampicandosi su per i tornanti diretti al piccolo e tranquillo borgo siciliano arroccato in cima alla montagna, che tanto tempo prima era stato sede di indicibili e dolorose battaglie impresse per sempre nei ritratti storici dell'audace fotografo di trincea ormai conosciuto in tutto il mondo. ![Separatore 22.png](https://images.hive.blog/DQmbAhUjJFDY5WwdCa4NewBvy3hVzqktzRaqWSbp4tLBLeE/Separatore%2022.png) L’autrice vi invita a visualizzare almeno qualcuna delle splendide foto scattate da da Capa a Troina nel 1943, che per motivi di Copyright non sono inseribili in questa pagina (basta semplicemente mettere “Robert Capa Troina” su Google o andare su siti correlati come https://www.comune.troina.en.it/robert_capa.html.) Fonti consultate: https://it.wikipedia.org/wiki/Battaglia_di_Troina https://www.lagazzettaennese.it/2017/08/74-anniversario-della-battaglia-di-troina-di-fabio-venezia/ https://it.wikipedia.org/wiki/Call_of_Duty_2:_Big_Red_One https://www.vivienna.it/2013/06/22/un-videogioco-sulla-battaglia-di-troina/#:~:text=“Call%20of%20Duty%202%3A%20Big,con%20la%20sua%20famosa%20battaglia
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