Il momento è arrivato. Il primo lunedì di agosto quando ti alzi, come fai tutto l'anno alle 6:30 e senti un silenzio irreale sotto casa. Laddove, durante un comune giorno lavorativo, c'è il neturbino che passa con la macchina pulitrice schivando mamme urlanti alla volta di bambini indisciplinati, ora regna il silenzio.
Ti vesti dopo una doccia, scendi sotto casa intono le 7:10 e nella via dove solitamente c'è un ingorgo di auto, oggi non c'è nessuno se non qualche sporadico veicolo che, a dispetto del fatto che siamo in un centro urbano, sfreccia a tutta birra ed incredulo nel non vedere ostacoli verso la propria destinazione.
Arrivo in stazione, vado al bar e qui la situazione cambia: di gente se ne vede ma è diversa dal solito. Le giacche e cravatte sono state sostituite da comodi pantaloncini corti e camicie di lino, gli zaini da computer sono diventati grandi valigie con le ruote ed anche i colori sono diversi: sgargianti, allegri e tutto riporta alle imminenti e meritate vacanze.
Personalmente non amo le ferie ad agosto. Trovo tedioso ammassarmi in luoghi super affollati spendendo super soldoni per qualsiasi cosa e buttandomi in strade super congestionate.
Mi godo questi giorni di pace, in una città solo apparentemente deserta, che stenta a riversarsi in strada. Mi godo questi silenzi così deliziosi ed uno spirito rilassato.
Anche oggi, lunedì 5 agosto 2024, vado al lavoro ma per una giornata non assillante ed indugio anche a parlare con una famiglia che mi racconta che sta andando a Loano (SV) per passare le prossime due settimane.
A me manca ancora un mese abbondante prima della ferie e sebbene non veda l'ora che sia quel momento, mi godo l'attimo e questo cambio di marcia così gradito e cosi fuori dall'ordinario.